Le Funzioni Esecutive comprendono la memoria di lavoro visuo-spaziale e verbale, l'inibizione, la pianificazione e lo shifting ovvero la capacità di cambiare il criterio in atto durante il corso dell'azione.
Intervenire su di esse significa, quindi, interfacciarsi con un insieme di capacità molto complesse che hanno ripercussioni sull’autonomia e sul funzionamento sociale del paziente.
Per quanto riguarda la Pianificazione si può lavorare esplicitando una sequenza di azioni che bisogna mettere in atto per raggiungere un obiettivo; per l'Inibizione, invece, vengono proposte attività che seguono il paradigma di Stroop, volto a bloccare la risposta più immediata ed automatica favorendo quella secondaria ma più adeguata.
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