Il CCNP San Paolo, insieme a tutti i suoi collaboratori, si dedicano al settore della ricerca in svariati ambiti, soffermandosi principalmente su ricerca sperimentali.
La ricerca ha stabilito come la musica possa influire sulla regolazione dell'asse ipotalamo-ipofisario, del sistema nevoso autonomo e del sistema immunitario; i quali, a loro volta, rivestono un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo e del bilancio energetico. Da tempo è noto come l'ascolto e l'esecuzione di suoni e melodie possano agire sugli stati d'animo e sulle emozioni, grazie alle loro proprietà rilassanti o stimolanti. Recentemente, quindi, l'interesse scientifico si è focalizzato sulla possibilità di sfruttare tale pratica come terapia complementare in varie condizioni patologiche e parafisiologiche. In quest'ottica rientra la musica in senso stretto e tutti quei canali comunicativi, come gesti, pause e toni della voce, non necessariamente verbali. Tra i nostri collaboratori, in particolare, il Dottor Luigi Casiglio si occupa di questa ricerca da anni.
Considerando le caratteristiche del disturbo, la meditazione faciliterebbe l’allenamento delle funzioni di focalizzazione, osservazione e consapevolezza della propria distrazione influendo positivamente sulle abilità di ri-orientamento e disancoraggio dallo stimolo e sul funzionamento attentivo e cognitivo generale. L’allenamento a riportare la concentrazione in modo gentile e non giudicante su stimoli neutri, come il respiro o i movimenti lenti, infatti, aumenterebbe la consapevolezza di sé, il senso di efficacia e di padroneggiamento della propria mente, riducendo l’impatto di stati mentali particolarmente dolorosi e intensi, oltre che la frequenza di risposte disfunzionali.
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